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Riferimento al codice di condotta ue sul transfer pricing per l’elaborazione del provvedimento italiano

Ai fini della corretta attuazione della manovra estiva, il direttore dell’agenzia delle Entrate dovrebbe emanare, entro fine ottobre, il provvedimento sul transfer pricing. Si tratta di un documento valido ad individuare la documentazione standard utile per la disapplicazione da parte dell’impresa della sanzione amministrativa, in caso di infrazioni relative all’applicazione di prezzi di trasferimento diversi da quelli di mercato. La sanzione applicabile, si ricorda, puo` variare dal 100% al 200% della maggiore imposta accertata.
Il tempo a disposizione non e` molto e i lavori fervono per provare a rispettare la data indicata. I tecnici delle Entrate, nel predisporre l’ossatura del documento, si rivolgono - oltre che alle direttive Ocse, cui la stessa norma della Manovra fa riferimento - anche al Codice di condotta Ue relativo alla documentazione sui prezzi di trasferimento per le imprese associate nell’Unione europea. Tuttavia, alla parte comune tra gli Stati membri va associata la preparazione anche di una parte con la documentazione relativa al singolo Stato. E` proprio qui che i tecnici dell’Amministrazione finanziaria incontrano i maggiori dubbi e proprio su questi si dovra` prendere una posizione specifica.
In particolare, si dovra` chiarire in quale lingua predisporre la documentazione, a parte l'italiana; in quali casi si dovranno utilizzare i comparabili interni e quando, invece, si dovra` far ricorso alle Benchmarking analysis; se verranno richieste specifiche informazioni in presenza di operazioni straordinarie cross-border o nel caso di contribuenti operanti in specifici settori, regolamentati o meno; infine, se verra` riconosciuta la possibilita` di comunicare la presenza o assenza della documentazione per ciascun singolo periodo d’imposta.


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