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Al via gli sgravi fiscali per il cinema

Diventano operativi gli sgravi fiscali per il cinema . L'agenzia delle Entrate ha istituito i tre codici tributo per usare in compensazione i bonus introdotti dalla Finanziaria 2008 per l'industria cinematografica . A essere interessate, sono le imprese cinematografiche, ma anche quelle che apportino denaro a favore di queste ultime.

Gli sgravi sono di tre tipi : per gli apporti in denaro a favore della produzione di opere cinematografiche; per le spese sostenute dalle imprese di distribuzione cinematografica e per le spese sostenute dalle imprese di esercizio cinematografico per la digitalizzazione delle sale. I codici che quindi le imprese interessate al beneficio fiscale dovranno riportare nel modello F24 sono, nell'ordine, il 6826, 6827 e 6828. Bisognerà inserirli nella sezione «Erario», colonna «Importi a credito compensati» ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento del credito, nella colonna «Importi a debito versati». Nel campo «Anno di riferimento» deve essere indicato l'anno in cui si è maturato il diritto alla fruizione del credito.

La misura dell'agevolazione fiscale , spiegano dalle Entrate, varia a seconda della tipologia di impresa e di attività svolta. Per esempio, alle imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo che finanziano la produzione di pellicole di nazionalità italiana il Fisco riconosce un credito del 40% della somma stanziata a partire dal 1° giugno 2009 e fino al periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2009, per un importo massimo di un milione di euro.

Per gli investimenti effettuati nello stesso arco di tempo dalle imprese di distribuzione ed esercizio cinematografico che stipulano contratti coi produttori per realizzare opere di nazionalità italiana considerate di interesse culturale è previsto un bonus pari al 20% della spesa sostenuta, con un tetto annuo di un milione di euro. Inoltre, le imprese di distribuzione cinematografica hanno diritto a un credito del 15% per le somme stanziate per distribuire su scala nazionale opere cinematografiche di interesse culturale, nel limite di un 1, 5 milioni di euro, e del 10% per la distribuzione in Italia di opere in lingua originale italiana, nel limite di due milioni di euro.
L'ultimo codice, il 6828, potrà essere utilizzato invece dalle imprese di esercizio cinematografico che puntano sulla digitalizzazione delle sale, acquistando impianti e apparecchiature di proiezione hi-tech, che possono godere di un bonus pari al 30% dei costi sostenuti dal 1° giugno 2008 e fino al periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2009, entro una soglia di 50mila euro per ogni schermo.