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La nuova cedolare secca sugli affitti: analisi di convenienza

Il Consiglio dei Ministri riunitosi il 4 agosto 2010 ha approvato uno schema di decreto legislativo attuativo della riforma del federalismo fiscale.
La novita` principale e piu` immediata e` senza dubbio quella della nuova cedolare secca sugli affitti: un regime fiscale che il proprietario di immobili locati avra` facolta` di scegliere in alternativa a quello attuale.
A decorrere dall’anno 2011 il canone di locazione relativo ai contratti stipulati per immobili ad uso abitativo, e relative pertinenze affittate congiuntamente all’abitazione, potra` essere assoggettato, su opzione del locatore, a questa nuova imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, nonche` dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo sul contratto di locazione. La cedolare secca potra` essere applicata anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione;

Lo schema di decreto legislativo verra` trasmesso alla Conferenza unificata per la acquisizione dell’intesa e, successivamente, alla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ed alle altre Commissioni parlamentari competenti. L’entrata in vigore del provvedimento e` prevista per l’inizio del prossimo anno.

Con le attuali regole l’imposizione fiscale sulle locazioni per immobili ad uso abitativo prevede:
• l’imponibilita` ai fini Irpef (e addizionali locali) dell’85% del canone annuo percepito
• il 2% a titolo di imposta di registro.
Per i contribuenti con aliquote marginali Irpef alte, e` facile ipotizzare un sensibile risparmio applicando la cedolare secca. Per redditi piu` bassi pero` il calcolo del beneficio fiscale diventa piu` complicato da valutare.

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