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La legge 122 inasprisce per i professionisti le regole contro il riciclaggio

Con la pubblicazione della legge 122/2010 (Suppl. Ordinario n.174 della “Gazzetta Ufficiale” n. 176 del 30 luglio 2010), di conversione del Dl 78/2010 con modifiche, nell’ambito dell’antiriciclaggio sono state introdotte regole piu` ferree con cui i professionisti interessati dovranno fare i conti. In sintesi si possono cosi` riassumere le principali disposizioni recate dalla legge in oggetto:
- e` ritenuto sospetto il ricorso frequente o ingiustificato a operazioni con utilizzo di contante pari o superiore a 15mila euro effettuate con prelievi o versamenti tramite intermediario finanziario;
- divieto di trasferimento, con libretti al portatore o assegni trasferibili (anche quelli che sembrano artificiosamente frazionati), di contante di importo pari o superiore a 5mila euro tra soggetti non intermediari finanziari;
- una lista di Paesi non cooperanti e modalita` applicative per intermediari e professionisti circa l’astensione o cessazione da rapporti continuativi, operazioni o prestazioni professionali di cui siano parti dirette o indirette societa` fiduciarie, trust, societa` anonime o controllate mediante azioni al portatore aventi sede in paesi con fiscalita` privilegiata.
Nello stesso senso, di stretta antiriciclaggio, vanno l’inasprimento delle sanzioni minime per le violazioni delle norme sull’uso del contante e le nuove regole sulle procedure di aggiudicazione di lavori con contratti pubblici per le imprese con sede in paesi a fiscalita` privilegiata.