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Avvocatura: niente indugi sulla riforma

L'Avvocatura si mostra compatta di fronte alle complicanze presentatesi, in Senato, in ordine all'esame del testo di riforma del comparto professionale forense. Nonostante, quindi, il parere contrario della commissione Bilancio ad alcuni punti del testo e i numerosissimi emendamenti modificativi presentati, gli avvocati ricordano al Alfano ed al Governo gli impegni presi.



In particolare, il presidente dell'Organismo unitario dell'Avvocatura, Maurizio de Tilla, spiega che, ora, i legali non possono piu` attendere. Nonostante l'ammissibilita` di emendamenti su aspetti come la retribuzione dei praticanti o i compiti dell'avvocatura, i punti fondamentali, quali i minimi tariffari, il ripristino del divieto di patto quota-lite, la previsione dell'esclusivita` della consulenza legali devono essere rispettati.



Giuseppe Sileci, per l'Associazione italiana giovani avvocati, manifesta le proprie perplessita` alle obiezioni sollevate dalla commissione Bilancio con riferimento al testo di riforma che – sottolinea - “non e` una legge che incidera` sulle casse dello Stato”.

Per l'Unione delle Camere penali, infine, i rilievi formulati dalla commissione Bilancio riguarderebbero profili assolutamente marginali e, proprio per questo, superabili con facilita`. Occorre solo proseguire con la votazione degli emendamenti poiche` – concludono i penalisti - "ogni indugio, e tanto piu` una regressione in Commissione, non puo` piu` ulteriormente tollerarsi".