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Emersione lavoro domestico, sui a metà dell’opera

L’esame della situazione delle domande di emersione nelle diverse province italiane delinea un quadro generale che registra il superamento delle convocazioni per il 50% delle pratiche e la firma del contratto di soggiorno per il 38%.

Il proliferare di prassi amministrativa oltre il 30 settembre 2009, tendente ad allargare la platea dei fruitori, ha per certi versi sortito l’effetto opposto.

Il Ministero dell’interno e l’Inps, oltre il termine di chiusura della procedura di regolarizzazione dei lavoratori addetti all’assistenza ed ai servizi domestici introdotta dalla legge 102/09, hanno emanato una serie di circolari interpretative modificando alcune posizioni precedenti.

Ad essere penalizzati, in particolar modo, sono stati i lavoratori extracomunitari ed il rispettivi datori di lavoro, che non ritenendo all’epoca, a ragion veduta, di potervi accedere, non hanno avviato la procedura di emersione, restandone definitivamente fuori al contrario di chi “osando” si è visto riconoscere a posteriori il requisito necessario.

Molti anche i dubbi dei datori di lavoro, ancora incerti sulle nuove possibilità concesse dalle interpretazioni del Ministero. Le risposte fornite risolvono alcune situazioni controverse.

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