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Entra in vigore il decreto legislativo sui ricorsi in materia di appalti

Entrera` in vigore il prossimo 27 aprile, il Decreto legislativo 53/2010 attuativo della Direttiva 2007/66/CE in materia di ricorso sugli appalti pubblici. Oltre agli appalti di lavori, servizi e forniture, saranno soggetti alla nuova disciplina, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 245 del Decreto legislativo 163/2006, anche gli affidamenti di incarichi, i concorsi di progettazione e di attivita` tecnico amministrative connesse.


I ricorsi avverso le gare dovranno essere notificati entro 30 giorni dalla comunicazione di avvenuta aggiudicazione o dalla pubblicazione del bando di gara che sia considerato autonomamente lesivo.
In caso di presentazione di ricorso, il contratto non puo` essere stipulato e cio` a partire dal momento della notificazione dell'istanza cautelare alla stazione appaltante e per i successivi 20 giorni, a condizione che entro tale termine intervenga almeno il provvedimento cautelare di primo grado, la pubblicazione del dispositivo della sentenza di primo grado in caso di decisione del merito all'udienza cautelare, o fino alla pronuncia di questi provvedimenti se successiva.

La definizione della controversia attraverso il procedimento ordinario e` determinata in un'udienza fissata d'ufficio da tenersi entro 60 giorni dalla scadenza del termine per la costituzione delle parti diverse dal ricorrente. Termini certi anche in caso di esigenze istruttorie, o di integrazione del contraddittorio: per tali incombenti e` possibile un'altra udienza da tenersi, pero`, non oltre 60 giorni. Il dispositivo della sentenza dovra` essere pubblicato entro sette giorni dall'udienza.

Per quel che riguarda l'esecuzione degli appalti, il relativo contenzioso potra` essere gestito attraverso lo strumento dell'arbitrato; tuttavia, l'aggiudicatario puo` sempre rifiutarne l'applicazione.