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Il concatenamento di accertamenti

Recentemente l’Amministrazione Finanziaria (correttamente ed in maniera molto intelligente, sia chiaro) ha ritenuto di rafforzare e di molto l’accusa negli accertamenti ricorrendo al c.d. “concatenamento di accertamento” .
In estrema sintesi, si potra` ricevere la notifica di un atto di accertamento che non poggia piu` soltanto sugli scostamenti da studi di settore, oppure sulle indagini finanziarie, oppure sul redditometro ma su tutti e tre gli strumenti messi assieme.
Evidente che la difesa diventera` molto ma molto piu` complessa posto che l’accusa potra` avere un peso specifico davvero importante (ricordiamo peraltro che le indagini finanziarie e il redditometro rappresentano due presunzioni legali relative).
Ma e` davvero cosi` “drammatica” in termini di difesa la situazione o potrebbe, addirittura, se ben impostato un ricorso, basandosi molto sulla sistematicita` del diritto, capovolgersi e di molto a favore del contribuente?
In parecchi casi si ritiene di poter rispondere affermativamente: abbiamo formulato un modello di ricorso (molto dettagliato e approfondito) che puo` rappresentare un, ci sia concesso, buon esempio.
Il ricorso e` tratto da un caso in cui ad una persona fisica e` stato notificato, avviso di accertamento con un maggior imponibile IRPEF e con rilevanza in materia di IVA e IRAP (oltre ad INPS), in base al c.d. concatenamento tra accertamenti basati sugli studi di settore, indagini finanziarie e c.d. redditometro.