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Ultimo giorno per regolarizzare i capitali esportati illegalmente. gia` si pensa ad uno scudo-quater

La data del 15 dicembre 2009 segna il termine per le operazioni di scudo fiscale. Il decreto legge n. 103/09 ha anticipato proprio a meta` dicembre – dal previsto 15 aprile 2010 – la finestra per le operazioni di rimpatrio o di regolarizzazione, mettendo a disposizione dei cittadini tre mesi di tempo dal 15 settembre scorso, giorno in cui la sanatoria e` stata aperta.
Tecnicamente restano aperte delle finestre:
- entro il 30 giugno 2010 e` possibile regolarizzare i rimpatri da San Marino. Alcune caratteristiche dell’ordinamento giuridico della Repubblica vengono considerate “causa ostativa” per cui ammettono la deroga. Comunque, entro il 15 dicembre, i contribuenti coinvolti in questo tipo di regolarizzazione devono presentare la dichiarazione riservata e fornire la provvista per pagare l’imposta del 5%; mentre le operazioni di rimpatrio potranno essere perfezionate fino a meta` del prossimo anno;
- in presenza di cause oggettive non dipendenti dalla volonta` del contribuente o cause ostative che hanno impedito di far emergere le attivita` entro il 15 dicembre, l’emersione si potra` completare entro il 31 dicembre 2010. In questi casi, comunque, e` necessario presentare la dichiarazione riservata e fornire all’intermediario la somma per pagare l’imposta del 5%, dichiarando l’esistenza della causa ostativa. Per la conclusione delle operazioni si puo` avere ancora un anno di tempo, ma non di piu`.
E’ evidente che l’operazione scudo fiscale-ter ha comportato delle difficolta`, per cui non tutti i soggetti coinvolti sono riusciti a regolarizzare le loro posizioni. C’e` un 20%, 30% circa di potenziali scudanti che non sono riusciti a mettersi in regola e che puntano gia` a un nuovo scudo fiscale. Tra questi molti ritardatati e indecisi, a cui non sono bastati i tre mesi di tempo messi a disposizione del Fisco, soprattutto perche` le prime istruzioni operative su come condurre lo scudo sono arrivate in ritardo, senza contare poi il fatto che le stesse sono state piu` volte ritoccate. E non si e` trattato di un semplice chiarimento, ma spesso proprio di un ampliamento di alcuni passaggi dell’operazione. A cio`, si deve aggiungere, poi, il fatto che gli stessi intermediari e le banche non hanno saputo gestire bene la numerosa mole di richieste di rimpatrio pervenutegli, dovendo rispettare numerosi passaggi tecnici obbligati – che richedono tempo e che non possono essere aggirati – per cui alla fine sono stati costretti a fare una scelta.
Proprio per tutte queste ragioni, il mercato ha iniziato a sollevare l’ipotesi di uno scudo quater, con scadenza al 15 aprile 2010 e con aliquota al 6-7%. In tal modo, si consentirebbe anche ai ritardatari cornici e alle situazioni piu` complesse di rimpatriare. In effetti, pero`, non sembra giusto parlare di una proroga dello scudo ter, perche` non si possono far sommare ai ritardatari i benefici dello scudo che si chiude oggi con quello eventuale che si deve riaprire e per questi motivi la sanzione deve essere necessariamente piu` elevata.