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Rimborso irap per agenti e promotori senza autonoma organizzazione


Le Sezioni unite della Cassazione civile, sono intervenute con quattro sentenze per ribadire che anche agenti di commercio e promotori finanziari devono pagare l`Irap solo nella sussistenza di una autonoma organizzazione .
E’ stata respinta la tesi dell’amministrazione finanziaria secondo cui l’applicazione dell’IRAP si realizzerebbe per il mero “impiego dell’intelligenza e della cultura, della capacità di acquisire clientela, di ottenere credito, di competere, di promuovere una legittima iniziativa”.
Non rileva nemmeno il fatto, meramente formale, che agenti di commercio e promotori finanziari siano qualificati come percettori di reddito d’impresa.

E’ dunque confermata anche dalla Cassazione la linea di condotta suggerita su questo sito internet dal Dott. Alvise Bullo già alcuni mesi fa: è vero che l’imprenditore deve l’IRAP, se lo stesso risulta autonomamente organizzato, ma non può condividersi la presunta e immotivata uguaglianza “imprenditore individuale = IRAP”.
Per un approfondimento si segnala anche, di Alvise Bullo,
- ”Non debenza dell`IRAP nei confronti degli agenti/rappresentanti, in La Settimana Fiscale, n. 45/’06 da pg. 39,
- “IRAP DAY” pronuncia unitaria della Cassazione, in La Settimana Fiscale, n. 1/2007, da pag. 38
- “Agenti di commercio e promotori finanziari assoggettabilità ad IRAP”, in La Settimana Fiscale n. 38/2007, da pg. 31,
- “IRAP e promotori finanziari”, in La Settimana Fiscale n. 41/2007, da pag. 37,
- “IRAP professionisti e imprenditori aspetti di riflessione”, in La Settimana Fiscale n. 8/2008, pag. 32,
- “L’IRAP per imprenditori individuali e studi associati, in Contabilità Finanza e controllo, n. 11/2008, da pag. 951.

A questo punto, può rivelarsi opportuno, per il professionista/imprenditore individuale, proporre istanza per il rimborso dell’Irap.
Avverso il probabile rigetto dell’istanza, ovvero del silenzio rifiuto trascorsi 90 giorni dall’istanza, occorrerà presentare ricorso ed avviare il contenzioso.

Sentenze Sezioni unite Cassazione 12108/09, 12109/09, 12110/09 e 12111/09 del 26 maggio 2009