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Tempo determinato: la prosecuzione non fa scattare la maxisanzione

La prosecuzione del rapporto di lavoro a termine oltre la scadenza inizialmente fissata, o la mancata comunicazione di proroga, non determinano l'applicazione della maxisanzione per l'impiego di lavoratori in nero. Lo precisa il ministero del lavoro nella nota protocollo n. 6689/2009.

La questione si riferisce alla qualificazione del rapporto di lavoro che si svolge dalla scadenza del termine previsto dal contratto e fino alla risoluzione del rapporto stesso. Per il predetto periodo, infatti, potrebbe evincersi una situazione di rapporto di lavoro di un soggetto non risultante nelle scritture obbligatorie (poiché all'infuori dei termini di contratto) e, quindi, una fattispecie in cui dovrebbe trovare applicazione la maxisanzione per il lavoro nero.

Il ministero del lavoro esclude l'applicabilità della maxisanzione sul nero nelle predette ipotesi di prosecuzione del rapporto oltre il termine prefissato o prorogato. In questi casi non si applicano sanzioni amministrative relative alle scritturazioni obbligatorie, ma soltanto le specifiche sanzioni della maggiorazione retributiva ed, eventualmente, della conversione del rapporto da tempo determinato a tempo indeterminato in funzione della durata della continuazione del rapporto medesimo oltre la scadenza (originaria o prorogata).