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Per i mutui via libera al tetto al 4%

Con la pubblicazione del provvedimento dell’agenzia delle Entrate che ha dato il via libera all’aiuto di Stato sui mutui a tasso variabile si completa l’iter avviato dal varo del Decreto anticrisi (185/08). Sono state, infatti, definite le modalità per la comunicazione alle banche degli intestatari dei finanziamenti che possiedono i requisiti per accedere all’agevolazione. I beneficiari saranno tutti coloro che hanno stipulato, prima del 31 ottobre 2008, mutui a tasso “non fisso” per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale (esclusi case signorili, ville e castelli) per i quali sarà possibile fissare un limite massimo del 4% (compreso lo spread) sulle rate da versare nel corso del 2009. Nei prossimi giorni, le Entrate invieranno l’elenco dei soggetti in possesso dei requisiti a banche e intermediari finanziari. Coloro che non risultassero inclusi nell’elenco ma che siano aventi diritto potranno presentare un’autocertificazione con cui dimostrare di essere in possesso dei requisiti. Chi avrà diritto allo sconto riceverà sul proprio conto corrente un accredito pari alla differenza fra la rata originaria e quella calcolata sulla base del “tetto” con la stessa valuta del pagamento effettuata. L’agevolazione è retroattiva e la sua misura dipende dallo spread e dal meccanismo di indicizzazione praticati dalle banche. Il forte calo dei tassi dell’Euribor (ieri ai nuovi minimi storici) potrebbe in gran parte depotenziare gli effetti del Decreto, anche se in molti casi il risparmio potrebbe superare anche il 10%, soprattutto su quei finanziamenti che prevedono dei meccanismi di indicizzazione ritardati nel tempo. Le disposizioni del decreto anticrisi si applicano anche ai mutui cartolarizzati, ai prodotti a rata costante, a chi ha aderito alla Convenzione Abi-Governo e a chi è restato indietro con i pagamenti. Non è chiara, invece, la posizione di quanti hanno sottoscritto mutui a tasso misto, cioè hanno l’opzione di scegliere fra fisso e variabile a scadenze prefissate, e su tutti quelli con tasso già superiore al 4% al momento della stipula.