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Fair value, informativa doc

L’Iasb - International accounting standards board - ha appena (ieri) emanato un aggiornamento ai principi contabili internazionali da poter adottare per i rendiconti 2009, in conseguenza della attuale illiquidabilità dei mercati finanziari globali. L’intervento agisce sull’Ifrs7, dedicato alla disclosure sugli strumenti finanziari. La filosofia è avvicinare le informazioni richieste dal modello contabile Ias/Ifrs alle informazioni previste dal modello contabile Us Gaap, nel quadro della loro convergenza. In concreto, l’aggiornamento introduce il modello gerarchico a tre livelli nella valutazione, mediante fair value, degli strumenti finanziari. Esso qualifica l’attendibilità dei valori fissati sulla base degli input informativi impiegati. Così, al redattore del bilancio si chiede di dettagliare il livello di qualità delle proprie stime sulla base della scala di cui a seguire:


livello uno, dedicato agli strumenti finanziari il cui fair value é stato calcolato ricorrendo alla loro quotazione sui mercati attivi: massima attendibilità;


livello due, assegnato alle stime fondate su prezzi rilevati per prodotti similari;


livello tre, che riguarderà gli strumenti finanziari il cui fair value sia frutto di congetture non supportate da valori di mercato riscontrabili: livello di maggiore criticità. Una categoria, quest’ultima, logicamente posta sotto la lente d’ingrandimento per risaltare al lettore informazioni su acquisti, vendite e cambi di livello del periodo, utili o perdite, variazioni nei parametri non di mercato impiegati nella valutazione.