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Vigilanza programmata: qualita', efficienza, trasparenza e uniformita' alla base delle verifiche

Il ministero del Lavoro, attraverso la predisposizione del documento di programmazione 2009, si rivolge agli uffici territoriali con lo scopo di regolarizzare l'attività ispettiva delle Direzioni provinciali del lavoro.

Il Ministero fa appello, soprattutto, alla "qualità dell'azione ispettiva" per evitare violazioni sostanziali che potrebbero avere delle ripercussioni dirette sui diritti e sulle condizioni dei lavoratori, e all'abbandono delle contestazioni sul piano formale.

A tal fine, viene sollecitato l'utilizzo di strumenti alternativi all'ispezione, quali la vigilanza, la conciliazione monocratica e la diffida accertativa per i crediti patrimoniali, che richiedendo meno dispendio di risorse ispettive potrebbero rispondere in maniera più immediata alle esigenze di tutela dei lavoratori.

Inoltre, i controlli dovranno essere accompagnati da un efficace azione di prevenzione programmazione e gli ispettori sono richiamati alla "scrupolosa applicazione e osservanza delle indicazioni amministrative, anche di carattere interpretativo e deontologico".

Ciò significa che in nome della trasparenza e dell'uniformità di trattamento, non sono più accolte le interpretazioni non conformi alle indicazioni ministeriali.