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Riallineamento per tutti

RIALLINEAMENTO PER TUTTI



Le imprese sono in attesa del perfezionamento di una serie di disposizioni, attualmente in fase di elaborazione. Da una parte si trovano il decreto Ias e quello sulle spese di rappresentanza che sono all’esame degli organi tecnici di controllo, dall’altra vi è il decreto legge “anti-crisi” che il Governo dovrebbe varare nei prossimi giorni. Ma, il vero banco di prova è rappresentato dal testo sul riallineamento che è ancora in fase di preparazione, anche se la fisionomia generale del provvedimento già comincia a delinearsi. La novità sta nel fatto che esso prevede un’apertura anche per le imprese che non adottano gli standard internazionali, fornendo una soluzione per riallineare le discrasie createsi a seguito di operazioni straordinarie. Dunque, il discorso dovrebbe essere molto più ampio di quello che si immaginava, non limitandosi solo alle imprese Ias. L’ipotesi su cui si sta lavorando è quella che dovrebbe consentire alle società che redigono il bilancio di esercizio applicando i principi internazionali la possibilità di eliminare, o almeno ridurre, il doppio binario generato in passato dal passaggio alle regole Ias/Ifrs. Proprio la Finanziaria 2008 e il decreto ministeriale in fase di emanazione sulla convergenza tra le regole Ias e il reddito imponibile puntano ad eliminare questi disallineamenti, che invece restano in essere per le operazioni effettuate fino al 2007. La soluzione prospettata è quella dell’applicazione di un’imposta sostitutiva, che dovrebbe servire per far coincidere i valori fiscali con quelli contabilizzati per effetto dei diversi criteri di qualificazione, classificazione e imputazione temporale, previsti fino allo scorso anno sia in sede contabile che fiscale. Per eseguire correttamente l’affrancamento sono previste due modalità: quella globale e quella analitica. Nel primo caso il saldo complessivo dovrebbe scontare Ires e Irap ordinarie: in questo modo si eliminano tutti i disallineamenti, con un vantaggio per le posizioni future. L’affrancamento singolo dovrebbe, invece, avvenire con un riallineamento per singole fattispecie omogenee, attraverso l’applicazione, sul saldo positivo, di una imposta sostitutiva tra il 14 e il 16%. Esiste, poi, un ulteriore metodo che è quello che prevede la facoltà di affrancare gli ammortamenti e i fondi dedotti prima del passaggio agli Ias, stornati in sede di Fta, ma comunque con rilevanza fiscale.


Nel decreto legge “anti- crisi” - atteso al varo per venerdì prossimo - il Governo mira ad allargare il regime speciale delle Siiq (società di investimento immobiliare quotate) anche alle società per azioni, introducendo modifiche sostanziali che vanno a incidere sui requisiti soggettivi e partecipativi, sull’obbligo di distribuzione dei dividendi e sul computo di alcuni componenti del parametro reddituale. La vera novità, per attrarre anche operatori e investimenti dall’estero, è quella che vede l’estensione del requisito soggettivo delle Siiq anche alle stabili organizzazioni di società estere, in conformità a quanto già fatto in Francia. Inoltre, sempre per agevolare il ricorso alla Siiq da parte di soggetti già in possesso dei requisiti, si ipotizza la previsione di un grace period, pari a due periodi d’imposta nel corso dei quali il requisito del controllo è elevato dal 51 al 70% e quello del flottante minimo richiesto, ridotto dal 35 al 15% del capitale.