Sei in: Altro

Allarme istat

Allarme Istat sul mercato del lavoro:
«Senza rinnovi crollano le retribuzioni» La crescita annua dell'indice delle retribuzioni contrattuali da gennaio 2013 crollerebbe attestandosi allo 0, 9%.

(Ansa) (Ansa)
L'indice delle retribuzioni contrattuali orarie cresce dello 0, 1% in agosto rispetto al mese precedente e dell'1, 6% rispetto a un anno prima. Lo rileva l'Istat. I salari sono saliti a un ritmo della metà più lento rispetto all'inflazione annua, che si è attestata al 3, 2% ad agosto. Nella media del periodo gennaio-agosto 2012 l'indice è cresciuto, nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, dell'1, 4%.

I MACRO-SETTORI - Con riferimento ai principali macro-settori, ad agosto le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento annuo del 2% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che ad agosto presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: energia elettrica e gas (2, 9%), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli, gomma plastica e lavorazioni di minerali non metalliferi (2, 8%), chimiche, legno, carta e stampa (2, 7%). Si registrano, invece, variazioni nulle per telecomunicazioni e tutti i comparti della pubblica amministrazione.

IL RINNOVO - Alla fine di agosto la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo del contratto è del 29% nel totale dell'economia e del 7, 6% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 32, 1 mesi per l'insieme degli occupati e di 32, 4 mesi per il settore privato.