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Il cndcec valuta la sospensione del servizio se continua l’incertezza delle regole a ridosso degli adempimenti

Con il lacoonico messaggio: “Dateci il tempo di lavorare”, i commercialisti sollevano la protesta che potrebbe voler dire sciopero.

“Non è possibile lavorare con le proroghe che arrivano all'ultimo secondo” tuona il presidente Cndcec, Claudio Siciliotti. I presidenti degli Ordini dei dottori commercialisti ed esperti contabili hanno approvato una mozione contro i tempi stretti per gli adempimenti e chiedono, al Governo e al Parlamento, un provvedimento normativo che consenta di superare definitivamente questa interminabile stagione di ritardi nel rilascio, da parte delle Istituzioni preposte, della modulistica e dei software necessari, nonché di conseguenti proroghe più o meno tempestive e comunque negative per la credibilità stessa del sistema.

Sussiste una continua situazione di incertezza assoluta per contribuenti e professionisti che li assistono.

C’è bisogno di una disciplina “che renda fisso il tempo che intercorre tra la data ultima di rilascio di tutti gli strumenti applicativi e interpretativi, necessari all'effettuazione dell'adempimento, e la data dell'adempimento stesso”. Se non sarà preso un provvedimento, il Cndcec pensa alla sospensione dei servizi alla clientela.