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Detassazione dei salari di produttivita` al vaglio dei cdl

Le misure sperimentali per l'incremento della produttività del lavoro sono oggetto della circolare n. 13 del 19 giugno 2012 della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro.

E' con la legge di stabilità (n. 183 del 2011) che è stato attuato l'articolo 26 del D.L. n. 98 del 2011 (convertito in Legge n. 111/2011), disponendo la proroga per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2012 delle misure che stabiliscono la detassazione, mediante applicazione di un'imposta sostitutiva del 10%, delle somme retributive legate alla produttività. Tali somme devono essere erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato in base ad accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali sottoscritti da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e correlate a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, collegate ai risultati riferiti all'andamento economico o agli utili della impresa, o a ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.

Con decreto del Presidente del Consiglio del 23 marzo 2012 sono stati stabiliti: l'importo massimo assoggettabile all'imposta sostitutiva (2.500 euro); il limite massimo di reddito annuo oltre il quale il titolare non può usufruire della tassazione sostitutiva (30.000 euro da riferire al 2011).

Tali parametri, si nota, rispetto a quelli in vigore per l'anno d'imposta 2011, sono stati notevolmente ridotti con la conseguenza che i datori di lavoro, che hanno, nonostante la mancanza del decreto, applicato l'imposta sostitutiva dall'inizio del 2012 e ora si accorgono che sono stati superati i limiti, devono versare l'Irpef mancante.

Ancora, il fatto che sia necessaria la sottoscrizione di un contratto collettivo aziendale o territoriale, validi per l’anno 2012, comporta che è possibile applicare la detassazione solo per le somme erogate successivamente a tali sottoscrizioni. Problematiche sorgono per fruire della norma in caso di aziende prive di un sindacato interno, come le micro-aziende. La circolare della Fondazione Cdl ritiene che è possibile operare la detassazione delle somme incentivate recependo in forma scritta il contratto collettivo territoriale sottoscritto dalle parti sociali individuate dalla norma.