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Flessibilità indispensabile per il lavoro estivo

Flessibilità indispensabile per il lavoro estivo

All’approssimarsi della stagione estiva molti datori di lavoro si chiedono come far fronte alle esigenze temporanee di personale. I contratti applicabili oggi presenti sono di più tipi e coprono diverse ipotesi: lavoro in autonomia, occasionale, saltuario, con orario ridotto, parasubordinato e a tempo determinato.

Ma come orientarsi fra tempo determinato e voucher, occasionalità, esigenze improvvise, o assenze per ferie? Le possibilità offerte oggi dal mercato del lavoro in materia di contratti flessibili sono sufficientemente vaste per coprire ogni esigenza di lavoro ed il professionista più adatto a valutare i singoli casi applicando il contratto di lavoro più idoneo, nonché a predisporre i costi da sostenere, è senza dubbio il Consulente del lavoro.

Così è possibile ricorrere al lavoro accessorio (con i voucher da 10 euro) con studenti, lavoratori part-time, pensionati, cassaintegrati, ecc. in tutti i settori di attività. Deve trattarsi di prestazioni occasionali ed accessorie e la procedura per avviarle può essere cartacea o telematica, purché preventiva rispetto all’inizio del lavoro. Per far fronte ad esigenze temporanee è possibile anche attivare i consueti contratti a tempo determinato e/o part-time, se rientra nelle possibilità del datore il prevedere il periodo di necessità e l’orario che sarà rispettato. In caso contrario è possibile, a certe condizioni e per certi settori, il lavoro a chiamata. Per attivare il contratto a termine ricordiamo che devono sussistere esigenze di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. Per prestazioni occasionali di durata inferiore a 30 giorni e con compensi annui entro i 5.000 euro, è possibile utilizzare la formula delle mini cococo. Deve trattarsi di lavoro svolto in regime di parasubordinazione (collaborazione e coordinamento senza vincoli), ma non è necessario prevedere progetti o programmi come avviene per il lavoro a progetto. Se si tratta di lavoro autonomo “puro”, invece, è applicabile la formula del lavoro occasionale autonomo per compensi fino a 5.000 euro annui. Questa formula non prevede formalizzazioni preventive, ma proprio per questo motivo deve essere attentamente valutata al fine di evitare che in sede di visita ispettiva possa essere ricondotta nell’alveo del lavoro subordinato, con rilevanti conseguenze sanzionatorie. Dopo l’approvazione della riforma del lavoro l’attuale quadro subirà alcune modifiche.