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Validi fino al 2013 i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo

Sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 120 del 24 maggio 2012 è stato pubblicato il decreto del ministero del Lavoro 15 maggio 2012 recante la “Revisione triennale dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo”.

Il provvedimento, nel procedere alla revisione periodica dei suddetti coefficienti, ingloba anche le novità previste dalla riforma Monti-Fornero, come l’estensione del meccanismo del sistema cosiddetto contributivo pro rata fino ai 70 anni di età.

Si ricorda che la revisione ora è triennale e non più decennale: l’adeguamento, dunque, sarà valido fino al 2013 e il prossimo ci sarà nel 2015 e riguarderà i coefficienti da applicare per il triennio 2016/2019.

I nuovi coefficienti sono determinanti per il calcolo dell’importo della pensione da corrispondere universalmente a tutti i lavoratori che, a partire dalle anzianità contributive maturate dal 1° gennaio 2012, sono passati nel suddetto regime contributivo. Con la riforma varata a fine dello scorso anno dal governo Monti, la revisione dei coefficienti ha un impatto ancora leggero per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare con continuità prima del 1997 (maggioranza dei pensionati) perché per loro varrà ancora il sistema retributivo, mentre il peso dei contributi aumenterà per coloro che andranno in pensione negli anni avvenire.

Pertanto, in virtù della regola del “più versi, più ricevi”, a seguito della nuova revisione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo per ogni 1.000 euro di contributi pagati si riceveranno 43, 04 euro di pensione se l'età alla pensione è di 57 anni; 46, 61 euro se l'età è di 60 anni; 54, 35 euro se è di 65 anni e 65, 41 euro se è di 70 anni.