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Concorso per chi emette e utilizza fatture false

Con la sentenza n. 19247, depositata il 21 maggio 2012, la Terza sezione penale della Corte di Cassazione interviene in materia di emissione e utilizzazione di fatture false.

Il caso riguarda l'amministratore di una società che ha agito sotto una duplice veste: amministratore del soggetto giuridico che emette le fatture false e amministratore che utilizza le medesime fatture. Secondo la Corte, la fattispecie in esame non è riconducibile alla sfera di applicazione dell'art. 9 del D.Lgs n. 74, del 10 marzo 2000 - che intende evitare la doppia punibilità della medesima persona fisica sia per la condotta di utilizzazione delle fatture false che per concorso morale nella condotta posta in essere dall'emittente con cui ha preso accordi - in quanto l'amministratore non ha “istigato il soggetto emittente o rafforzato il suo proposito illecito”, ma ha emesso in proprio fatture che poi la società utilizzatrice ha ricevuto e contabilizzato fino a giungere alle dichiarazioni infedeli.

I giudici affermano, quindi, il principio secondo il quale l'esclusione della rilevanza penale del concorso dell'utilizzatore nelle condotte del diverso soggetto emittente - secondo quanto disposto dall'art. 9 citato, contenente una deroga a quanto fissato dall'art. 110 c.p. in tema di concorso di persone nel reato - “non trova applicazione quando la medesima persona proceda in proprio sia all'emissione delle f.o.i. sia alla loro successiva utilizzazione”.