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Detenzione non automatica per gli accusati di stupro di gruppo

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 4377 del 1° febbraio 2012, ha annullato l’ordinanza con cui il Tribunale di Roma aveva confermato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due ragazzi accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una coetanea.

La Suprema corte, prendendo a riferimento i principi interpretativi fissati dalla Consulta con la sentenza n. 265 del 2010 secondo cui la detenzione non può essere disposta automaticamente nei confronti dell’imputato di violenza sessuale e per gli atti sessuali con minorenni, ha accolto il ricorso avanzato dai due imputati rinviando l’esame della questione ad altra sezione del Tribunale della Capitale.



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