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No alla confisca “esorbitante”


Con sentenza n. 47525 depositata lo scorso 21 dicembre 2011, la Corte di cassazione ha annullato, con rinvio, il provvedimento con cui i giudici di merito avevano disposto la confisca di tutto il complesso aziendale di una società unipersonale accusata di evasione fiscale.

In particolare, la confisca era stata applicata tenendo in considerazione il principio solidaristico della cosiddetta responsabilità per intero ma non era stata valutata l'entità dei beni e del profitto.

E secondo la Corte di legittimità, “il vincolo cautelare d'indisponibilità non deve essere esorbitante, nel senso che non deve eccedere, nel complesso, il valore del profitto, e non deve determinare ingiustificate duplicazioni, posto che dalla unicità del reato non può che derivare l'unicità del profitto”.


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