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Cassa colf richiese l’emissione di un nuovo mav


MAV da rifare per pagare i contributi del lavoro domestico dovuti a Cassa Colf.

I
l 10 ottobre scadono i contributi per collaboratori familiari e prestatori d’assistenza relativi al 3° trimestre 2011. L’Inps per prassi, invia presso il domicilio del datore di lavoro indicato sulla domanda di iscrizione del lavoratore, i MAV elettronici prestampati necessari per effettuare i pagamenti, ma non contengono gli importi dovuti a Cassa Colf.

Il versamento a Cassacolf è obbligatorio per i datori che applicano il CCNLed ècondizione indispensabile per poter accedere, sia da parte del datore di lavoro, sia del lavoratore, alle prestazioni : indennità per ricovero e ticket sanitari per i lavoratori e ai datori copertura contro il rischio d'infortunio dei domestici, anche in itinere, di cui possano ritenersi responsabili. L'importo del versamento dovrà essere determinato moltiplicando € 0, 03 per le ore per le quali si versano i contributi obbligatori (ore lavorate del trimestre).

I contributi all’Inps si calcolano trimestralmente in base all’orario di lavoro, alle settimane retribuite e ai valori contributivi stabiliti annualmente.

Con i dati contenuti nell’assunzione, l'Istituto provvede ad aprire una posizione assicurativa in favore del lavoratore domestico e ad inviare, molto spesso oltre la data di scadenza del primo versamento, i MAV per pagare. E’ quindi indispensabile controllare i MAV pervenuti al fine di verificare se le settimane indicate dall’Istituto corrispondono a quelle effettivamente lavorate dal domestico. Stessa verifica andrà svolta per l’orario di lavoro.

Ma ritorniamo un attimo indietro, come ci si deve comportare se i MAV non arrivano entro le date di scadenza o se i dati contenuti sui prestampati non sono esatti e/o non contengono l’importo dovuto a Cassacolf?

Si ritiene che il datore che non ha ricevuto i MAV non sia tenuto a effettuare alcun versamento. Dalla data in cui li riceverà avrà tempo 30 giorni per pagare. Queste sono le medesime regole che prevedeva l’Inps quando emetteva i vecchi bollettini di c/c postale, oggi sostituiti dal nuovo sistema di pagamento.

In ogni caso è possibile accedere al sito dell’Inps e stampare i MAV inserendo il numero di codice fiscale del datore e il codice del rapporto di lavoro assegnato dall’Inps all’atto dell’assunzione o rivolgendosi agli intermediari abilitati (es. Consulenti del lavoro). Lo stesso procedimento sarà da seguire in ipotesi di variazioni avvenute all’orario e/o al periodo di lavoro, nonché per sommare l’importo dovuto a Cassacolf (casella «G.ORG.» indicare «F2»).


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