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Carcere da 6 mesi a 3 anni per la pubblicazione di intercettazioni irrilevanti

La Commissione giustizia della Camera, nella seduta di ieri 5 ottobre, procedendo con la discussione del Disegno di legge contenente “Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali”, ha approvato un emendamento ai sensi del quale è previsto il carcere da sei mesi a tre anni per chi pubblichi le intercettazioni considerate “irrilevanti”.

Ai sensi del testo in discussione, infatti, saranno il Gip, la difesa ed il Pm, in sede di udienza filtro, ad individuare il materiale rilevante per le indagini, materiale questo che potrà essere pubblicato dopo l'udienza stessa almeno per riassunto; per contro, le intercettazioni irrilevanti dovranno confluire in un archivio riservato sotto la vigilanza della Procura.


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