Sei in: Altro

Bancarotta: il patteggiamento non esclude la pena accessoria


Con sentenza n. 30687 depositata lo scorso 3 agosto 2011, la Corte di cassazione ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano applicato, nei confronti di un imprenditore accusato di bancarotta fraudolenta, la pena su richiesta dello stesso, condannandolo a due anni e otto mesi di reclusione ma omettendo di applicare la pena accessoria dell'interdizione dall'attività di impresa per una durata uguale a quella della pena principale irrogata.

Il Procuratore generale presso la Corte d'appello competente aveva promosso ricorso avverso la detta decisione lamentando che la mancata applicazione della pena accessoria costituisse una violazione sia dell'articolo 37 del Codice penale che dell'articolo 216 della Legge fallimentare.

I giudici di legittimità hanno aderito a tale doglianza sottolineando che l'inabilitazione all'esercizio di un'impresa commerciale derivava dalla rilevanza della pena principale irrogata e del reato di bancarotta per il quale la pena accessoria è determinata dalla legge soltanto nel massimo. Ne derivava che quest'ultima dovesse avere durata eguale a quella della pena principale inflitta, secondo quanto previsto dall'articolo 37 del Codice penale.

www.studiogiammarrusti.it