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Convertito il decreto legge che allunga il trattenimento nei cie fino a 18 mesi

L'Aula del Senato, nella seduta pomeridiana di ieri 2 agosto, ha definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il Decreto-legge 23 giugno 2011, n. 89, contenente disposizioni urgenti per il completamento dell'attuazione della Direttiva n. 2004/38/CE sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della Direttiva n. 2008/115/CE sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari.

Il provvedimento definitivamente convertito introduce il prolungamento dei trattenimenti nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) dagli attuali 6 mesi fino a 18 mesi nonchè l'espulsione coattiva immediata con provvedimento delle autorità di polizia per gli stranieri, anche comunitari, considerati pericolosi per ragioni di ordine pubblico, per la sicurezza nazionale o per il rischio di fuga.

Il termine entro il quale lo straniero deve lasciare il territorio nazionale su ordine del questore, nei casi di impossibilità di trattenimento presso i Cie viene invece esteso da 5 a 7 giorni. Introdotto, infine, il permesso di soggiorno per motivi umanitari ed una forma di rimpatrio cosiddetto “volontario assistito”.

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