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Approvato dal consiglio dei ministri l’ultimo tassello del federalismo fiscale


Finalmente anche l’ottavo e ultimo decreto attuativo del Federalismo fiscale ha ottenuto il placet del Consiglio dei Ministri. Nella seduta del 28 luglio 2011, il provvedimento su “premi e sanzioni” per gli amministratori locali ha ricevuto l’approvazione definitiva, consentendo al complesso mosaico della riforma federalista di completarsi nelle sue parti fondamentali.

Con tale decreto, si introduce il principio della responsabilità politica con la sanzione dell'incandidabilità per un periodo di 10 anni nei confronti dell’amministratore che porta al dissesto economico. Introdotto anche il principio dei costi e dei fabbisogni standard per i ministeri, con la possibilità della sfiducia individuale per i ministri che non rispettano l'equilibrio dei conti. Prevista anche la relazione di fine anno per tutti i livelli, una sorta di inventario che gli amministratori uscenti lasciano per quelli subentranti e, inoltre, l’acuirsi delle sanzioni in caso di mancato rispetto del Patto di stabilità.

Nel testo del decreto approvato in via definitiva, per chi non rispetta il Patto, oltre alle sanzioni esistenti, è previsto un taglio al fondo di riequilibrio, pari al massimo al 5% delle entrate correnti. Per Comuni e Provincie, l’avvio delle nuove sanzioni è previsto in forma retroattiva: cioè, già nell’ipotesi di mancato obiettivo di finanza pubblica nel 2010 senza attendere il 2014, come previsto nella versione originaria del decreto legislativo.

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