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Entro luglio un organismo italiano di valutazione


Entro il prossimo mese di luglio 2011 sarà varato ufficialmente l’Oiv, Organismo italiano di valutazione: uno standard setter nazionale autonomo in grado di affiancarsi all’Oic, con lo scopo di ridurre i margini di discrezionalità e fissare le modalità di misurazione del fair value e del valore d’uso, nel caso di attività/passività prive di mercato attivo.

A settembre, poi, l’Oiv verrà affiliato all’International valuation standard council (Ivsc), che affianca l’International accounting standards board (Iasb). Con l’avvio dell’Oiv, la struttura italiana corrisponderà a quella internazionale; infatti, l’Oic e l’Oiv rifletteranno l’assetto dei due citati organismi internazionali (rispettivamente Iasb e e Ivsc). L’Organismo sarà costituito da Abi, Ania, Assonime, Aiaf, Andaf, commercialisti, Borsa Italiana, assirevi, Banchitalia, Consob e Isvap.

“Le finalità dell’Oiv”, ha spiegato Luigi Guatri, presidente del Comitato promotore, “saranno il dialogo con l’Ivsc e gli altri standard setter internazionali più qualificati e la creazione di un corpus di principi di valutazione di riferimento per esperti di valutazione, esperti contabili, revisori, direttori finanziari, sindaci e consiglieri d’amministrazione, nonché l’individuazione di standard di competenze professionali e di un codice etico per gli esperti di valutazione”.


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