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Cedolare secca: opzione entro il 6 giugno


Con il comunicato stampa del 6 aprile, l’Agenzia delle entrate concede più tempo ai contribuenti che desiderano esercitare l’opzione per utilizzare questo nuovo regime di tassazione sugli affitti di beni immobili ad uso abitativo.

Cedolare Secca: opzione entro il 6 Giugno

Con il comunicato stampa del 6 aprile, l’Agenzia delle entrate concede più tempo ai contribuenti che desiderano esercitare l’opzione per utilizzare questo nuovo regime di tassazione sugli affitti di beni immobili ad uso abitativo. La norma fissa una tassa secca del 19% per i locatori che applicano il canone concordato, percentuale che sale al 21% per i canoni liberi.

Chi paga la cedolare non dovrà più versare l'imposta di registro (2% sul canone, per metà a carico del proprietario), l'imposta di bollo, l'addizionale comunale e regionale e non dovrà inoltre, sommare l’introito dell’affitto ai suoi guadagni per il calcolo dell’Irpef, mantenendo così un’aliquota più bassa. Tuttavia, si deve rinunciare all'adeguamento Istat del canone, comunicandolo con raccomandata a/r all'inquilino. Questa proroga è concessa, spiega L’Agenzia delle Entrate nel suo Comunicato Stampa, “per dare tempo agli interessati di conoscere la nuova normativa ed eventualmente esercitare l’opzione con più consapevolezza”. I proprietari con i contratti in scadenza, avranno cosi tempo per analizzare la propria posizione reddituale e valutare la scelta per la cedolare.

Un’importante novità, introdotta nel provvedimento ministeriale, sarà quella delle opzioni multiple. Nel caso in cui uno stesso immobile appartiene a più proprietari, gli stessi potranno effettuare la scelta della cedolare in base alle proprie esigenze. Su uno stesso immobile, potrà quindi verificarsi che un proprietario applica la cedolare, ed un altro la tassazione ordinaria. La cedolare secca sarà vantaggiosa per chi ha un reddito imponibile medio-alto: oltre i 15mila euro per i contratti a canone libero e oltre i 28mila euro per quelli a canone concordato. Sono, infatti, questi i livelli al di sopra dei quali scattano le aliquote marginali Irpef del 27% e del 38%, che perdono il confronto con la cedolare.

Dopo l’emanazione del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che disciplinerà le modalità applicative della cedolare secca sugli affitti abitativi, sarà disponibile sul sito Internet dell’Agenzia – www.agenziaentrate.gov.it – un software semplificato che consentirà l’esercizio dell’opzione per la nuova modalità di tassazione sostitutiva. I consulenti del Lavoro, che da sempre assistono i contribuenti negli adempimenti fiscali, quali intermediari abilitati, sono a supporto dei cittadini per la compilazione e la trasmissione telematica dell’Opzione.


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