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Google responsabile dell'accostamento diffamatorio

Il Tribunale di Milano, confermando un provvedimento d'urgenza reso lo scorso 25 gennaio 2011, ha ingiunto al motore di ricerca Google la rimozione dal servizio "Suggest/Autocomplete" dell'associazione automatica che, in sede di ricerca del nome di un imprenditore finanziario lombardo, accostava a quest'ultimo termini quali “truffa” o “truffatore”.

Per i giudici milanesi, in particolare, l'associazione di specie era da considerare come, di per sé, diffamatoria, in quanto aveva leso la professionalità e la dignità dell'imprenditore dando, così, luogo ad una responsabilità civilistica di natura extracontrattuale.

Inutili le argomentazioni di difesa di Google secondo cui la neutralità del motore di ricerca escludeva ogni responsabilità in ordine all'abbinamento sgradito. Per il Tribunale di Milano, infatti, Google, quale "host provider" a tutti gli effetti, è sottoposto alle regole europee e nazionali: così, anche se non vincolato ad un controllo preventivo, lo stesso avrebbe dovuto comunque intervenire successivamente una volta raggiunto dalla segnalazione dell'illecito da parte dell'utente.


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