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Contenzioso del lavoro


Il collegato lavoro, con l’intento di deflazionare le controversie in materia di lavoro, si è mosso in 3 direzioni che rispecchiano sostanzialmente le fasi della lite: dare alle parti strumenti efficaci per prevenirla, fissare parametri certi riguardo alle possibili conseguenze e misure risarcitorie, introdurre una serie di opzioni conciliative e arbitrali per risolvere le liti con meccanismi diversi dal giudizio.
- Con riferimento alla “prevenzione”, è stata rafforzata la certificazione dei contratti di lavoro, estendendone l’ambito a qualsiasi prestazione di lavoro. Peraltro, gli effetti del contratto certificato valgono non solo per le parti ed i terzi, nei confronti dei quali sono inibenti, ma altresì comprimono il sindacato giudiziale che non può discostarsi dalle valutazioni delle parti espresse in sede di certificazione.
- Per scongiurare il contenzioso giudiziale si può ricorrere agli strumenti deflattivi: la conciliazione in sede di direzione provinciale del lavoro, che era obbligatoria ante collegato lavoro, è diventata meramente facoltativa, essendo stata affiancata da più opzioni che mirano a rilanciare l’istituto dell’arbitrato. L’unico tentativo di conciliazione rimasto obbligatorio è quello da esperire in caso di impugnativa di un contratto certificato, presso la stessa commissione che l’ha validato.


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