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Le energie pulite

ENERGIE PULITE

Nella progettazione di un’architettura bioecologica è fondamentale lo sfruttamento delle energie derivanti da fonti rinnovabili.
La fonte primaria di energia rinnovabile è il sole , quindi, un’attenta progettazione bioclimatica e una scelta adeguata dell’involucro opaco e trasparente consentono all’edificio di sfruttare appieno l’apporto energetico solare. Lo sfruttamento può avvenire con sistemi passivi o attivi (diretti o indiretti).
Le pareti di accumulo termico, le serre solari, il muro Trombe (etc.), sono, ad esempio, alcuni dei sistemi passivi per lo sfruttamento dell’energia solare; essi devono essere previsti in fase di progettazione dell’edificio.
I sistemi attivi diretti , invece, consistono essenzialmente in collettori (per la produzione di acqua o aria calda) e in cellule solari per la produzione di energia elettrica (fotovoltaica). La produzione di pannelli fotovoltaici, però, non è particolarmente ecologica.

Quasi tutte le altre fonti di energia rinnovabile sono prodotte indirettamente dal sole e sono:
- energia idraulica (l’acqua, evaporata con il calore del sole, precipita e scorre)
- energia eolica (le correnti d’aria sono causate dalle differenze di temperatura)
- biomassa (la crescita di legno, paglia, etc. è consentita dalla luce del sole)
- calore dell’ambiente (la terra, l’aria e l’acqua sono riscaldate dal sole)
L’unica altra fonte di energia che non sfrutta indirettamente l’energia solare è la geotermia , ovvero l’uso del calore della terra ricavato dagli strati più profondi.

Tutte le fonti alternative rinnovabili di energia sono in qualche modo utilizzabili anche con piccoli impianti privati per la produzione di energia elettrica e costituiscono sistemi attivi indiretti per lo sfruttamento dell’energia solare. Le fonti più interessanti, per le quali recentemente stanno evolvendo le tecnologie relative alla produzione di energia sono la biomassa e la geotermia.
Le caldaie a biomassa sono utilizzabili con numerosi prodotti di derivazione naturale: scarti di segherie, paglia, biogas da liquame e letame, fanghi e gas da depuratori, legno vecchio, residui verdi di pulizia delle strade, rifiuti domestici organici.
L’energia geotermica può essere sfruttata principalmente in tre modi: pompe di calore, scambio di calore per mezzo di acqua, uso diretto di vapore o acqua calda dal sottosuolo (ove è possibile).