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Il metodo sistemico-relazionale si caratterizza per una attenzione particolare alle relazioni della persona con gli altri e con i contesti, in quanto si ritiene che sia proprio a partire da relazioni difficili che possono nascere disagi psicologici e veri e propri sintomi.

Come avviene il contatto con il Dott. Schneider e cosa succede nei primi incontri?

La prima telefonata allo psicologo rappresenta un momento importante nella costruzione della relazione di aiuto.

Oltre a verificare la disponibilità per un appuntamento, è una prima occasione per lo specialista di comprendere la tipologia del problema, e per la persona che chiama è un primo momento nel quale iniziare a raccontare quanto gli sta succedendo, sentendosi accolta da un professionista preparato e capace di sintonizzarsi con le sue difficoltà.

I primi colloqui con il Dott. Schneider (3-4, a seconda dei casi) vengono chiamati “di consultazione”. Essi assolvono a diverse importanti funzioni: servono per formulare una prima ipotesi sul problema del paziente e sulle sue cause, per discutere il progetto di intervento più adeguato e per permettere alla persona di farsi una idea di come il terapeuta lavora, decidendo se iniziare o meno con lui un percorso di riflessione e di cura.

L’incontro tra psicologo e paziente si compone sia di momenti “tecnici” (gli appuntamenti, il racconto, la comprensione, la discussione) che di aspetti più relazionali: il paziente infatti per sentirsi tranquillo ed iniziare un percorso di cura deve potersi fidare del suo terapeuta e affidarsi a lui, e per far ciò deve aver potuto sperimentare una prima interazione positiva, sentendosi capito e sostenuto.

Quando la psicoterapia sistemico-relazionale è particolarmente efficace?

In situazioni di:

• problematiche individuali all'interno delle quali si ritiene che le relazioni interpersonali giochino un ruolo significativo;
• problemi di coppia o familiari che dipendono da un paziente designato;
• comportamenti strani di adolescenti che preoccupano tutta la famiglia;
• comportamenti sintomatici all'interno della coppia/famiglia;
• sintomi di uno dei coniugi che iniziano col matrimonio o con l'arrivo di un figlio o quando i figli lasciano la casa.

Alcuni cenni storici sull'orientamento sistemico-relazionale:

La Psicoterapia Sistemico-relazionale come modello di intervento terapeutico ebbe origine a partire da un vasto movimento di teorie e idee diffuse negli Stati Uniti durante gli anni '50, in particolare le teorie della prima e seconda cibernetica .

La "Scuola di Palo Alto" e il Mental Research Institute negli Stati Uniti d'America, con i loro maggiori esponenti ( Gregory Bateson , Don D. Jackson , Jay Haley , Paul Watzlawick ), furono i principali centri di sviluppo della terapia sistemica familiare.

I terapeuti che seguono questo orientamento psicoterapeutico condividono una impostazione di tipo pragmatico, per cui il loro intervento si struttura in genere in un numero di sedute ridotte e in tempi relativamente rapidi.

La psicoterapia ad indirizzo sistemico relazionale si è molto diffusa in Italia e in Europa durante gli anni '80, in modo particolare nei servizi di salute pubblica, nel campo della patologia psichiatrica adulti, nella neuro-psichiatria infantile, nel campo delle tossicodipendenze e negli ultimi anni anche nelle problematiche che riguardano la separazione-divorzi e nelle problematiche scolastiche; inoltre nell'ambito della psicologia del lavoro ha trovato importanti e significative applicazioni.

In ambito clinico, proprio in Italia è nata e si è sviluppata una delle più importanti tradizioni di ricerca sistemica, di notorietà e diffusione internazionale: il cosiddetto "Modello della Scuola Milanese", di Selvini-Palazzoli, Boscolo, Cecchin e Prata.

La terapia sistemico-relazionale coincideva, almeno all'inizio del suo sviluppo, con la terapia familiare .

Attualmente uno dei maggiori esponenti italiani è la Prof.ssa Valeria Ugazio, con la quale il Dott. Schneider si è formato e tutt'oggi collabora.

Visita il sito personale del Dott. Schneider: www.psicologo-rho.com

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