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Chi siamo

La mia storia professionale e personale è una storia di curiosità, di stupore. Lo stupore di fronte ai racconti, alle storie, alle parole. Nella aule di scuola, nei campetti di calcio rionale prima e in quelli da dilettante e calciatore professionista poi. Fu però al Liceo, negli anni successivi al cosiddetto “riflusso”, quelli che conosciamo oggi come “gli anni di piombo” che la passione scoppiò. Mentre fuori si discuteva, ci si schierava, si temeva il peggio per me esordiva un interesse che non avrei più saputo arginare. Le lezioni di Filosofia e di Italiano avevano un ché di ipnotico. Ascoltavo, assorbivo, crescevo. A volte non serviva nemmeno ripassare. Comprendevo, sapevo. Quando poi arrivò lo studio del ‘900 con la Psicanalisi e Freud, l’idillio divenne passione travolgente. Vedevo un futuro: sarei divenuto uno Psicoterapeuta. Anche l’altra mia grande passione, il calcio, che ho portato fino al semiprofessionismo, gradualmente ha dovuto lasciare il passo. Né Rivera né Pelé potevano anche solo lontanamente paragonarsi a Kierkegaard, Montale, o a quello che sarebbe divenuto in maniera assoluta la mia fonte di ispirazione professionale: Carl Gustav Jung. Negli anni della formazione conoscere, sapere, stupirsi delle proprie conoscenze, delle proprie fantasie e desideri mi ha aiutato non poco nelle relazioni; con gli amici, con la famiglia, con i Maestri, in quelle affettive e amorose. Le delusioni, gli entusiasmi, le semplici routine hanno sempre avuto solidi compagni di viaggio: le conoscenze che lo studio mi permetteva di strutturare, di costruire in maniera personale ed esprimere con parole sempre più “mie”. Ecco, oggi dico “ Chi parla bene, pensa bene ”. Questa consapevolezza mi ha fatto incontrare, ad esempio, l’interesse per un fenomeno dei nostri tempi, l’ Alessitimia , strettamente correlato a quella che è divenuta la mia specializzazione come Psicoterapeuta, la Psicosomatica . A come assenza (l’alfa privativo) di parole ( léxis =parola) per le emozioni ( thymós =cuore, per i greci sede delle emozioni). Chi non sa esprimere compiutamente , bene i propri stati d’animo assiste negli anni, senza esserne consapevole, a quel fenomeno per cui è il Corpo ad incaricarsi di esprimere, col proprio linguaggio spesso fatto di sintomi e/o malattie, pensieri, emozioni, sentimenti, sogni. Ed è questo di cui, da ormai 30 anni, mi occupo: decifrare col paziente il significato dei sintomi nell’augurio che il trattamento, la psicoterapia consentano di riporre ogni cosa al proprio posto, ricondurre ogni apparato alla propria funzione.


Tipo Impresa: Ditta individuale
Numero dipendenti: Microimpresa (meno di 10 dipendenti)
Numero di iscrizione all'Albo: 1446
Albo di riferimento: : Albo Psicologi Emilia Romagna


Parole chiave:


Disturbi psicosomatici ,