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Chi siamo

Fabrizio Bellotti Social Media Manager e Web Designer a Roma e nel Lazio.

In un’epoca in cui la comunicazione è divenuta essenziale per qualsiasi tipo di marchio e,

soprattutto, il pubblico si è emancipato dalla propria passività, cosa significa “essere un

comunicatore”? Chi sono queste figure mitologiche chiamate “ social media manager ”?

Non si tratta del cuginetto bravo con Facebook né degli asettici burocrati che distribuivano

volantini pubblicitari nel passato.

Stiamo parlando di un settore sempre più in crescita; Simply Measured ha, di fatto, condotto una ricerca sui Social Media nel 2015 fra varie aziende e professionisti ed ha stimato che nei prossimi cinque anni verrà da loro investito il 126% di risorse in più.

I social media devono incarnare l’identità di un prodotto o di un’azienda in modo puntuale e

studiato, intrattenendo un target sempre più esigente ed informato e recapitando un

messaggio ben definito. Sono, quindi, strumenti utilizzati per aumentare la coscienza del brand, dare un volto ai propri potenziali fruitori, generare condivisione e visibilità, e costruire legami significativi con i consumatori.

Sembra comunque incompleta come definizione, no?

Per comprendere pienamente questo complesso e quanto mai contemporaneo

mestiere, dobbiamo rifugiarci nell'universo pratico e rivolgere lo sguardo agli esempi dei personaggi influenti in questo ambito.

Fabrizio Bellotti, esperto SEO (abbreviazione per Search Engine Optimization, si tratta di

una serie di pratiche per indicizzare un sito, per far sì che venga trovato, per intenderci) e

social media manager e web designer a Roma e nel Lazio , ci spiega di come sia stato fondamentale intraprendere questa

carriera con leggerezza e serietà. Eh? Ma come? Sì, in questo ambito bisogna investire tutto

il proprio tempo individuando il proprio target e competitor, i messaggi che il brand deve

lasciar assimilare, insomma, tutta una serie di strategie di marketing, senza mai dimenticare

il proprio lato colorato e creativo, quello che si occupa di grafica e montaggio video, quello

amante del nuovo e rinnovato ogni volta.

Per Bellotti, questa duplicità non basta per potersi definire un buon social media editor o

strategist. Infatti, come afferma nei suoi articoli, non è possibile eccellere in un lavoro tanto

dinamico e liquido (come direbbe Bauman) senza rincorrere un futuro che è già passato per

il mondo virtuale, senza un’educazione permanente, senza una curiosità linfatica che possa portare a frequentare innumerevoli corsi di formazione (“che siano di informatica, di

marketing o di grafica, non ha importanza, l’importante è che riguardino l’attuale” così

afferma Bellotti).

Bene, quindi, una parte di dinamismo e creatività, un’altra di formazione e cura dei dettagli, il

tutto condito con talento quanto basta e avremo il nostro social media manager, giusto? Sì,

ma a volte non basta, L’ultimo aspetto che Fabrizio Bellotti ritiene sia una enorme marcia in

più per il proprio mestiere è l’indipendenza. Eh, sì, nella settorializzazione più spietata in cui

il postino consegna ma non può far firmare il cliente, la cassiere maneggia il denaro, sì, ma

senza fiatare, essere capace di essere polifunzionale, di riuscire in toto nell’universo

informatico è decisamente una delle carte vincenti, la sfumatura che ci possa distinguere.

Appunto, per citare Bellotti: “Un social media manager completo deve aspirare a conoscere

tutti gli aspetti della contemporaneità, provando ad essere, oltre che specialista in

comunicazione e marketing, anche grafico, montatore video e, perchè no, un po’ artista”.