Sei in: Chi siamo

Chi siamo

Nel mio mondo, la relazione d’aiuto ha sempre assunto un ruolo fondamentale sin dall’adolescenza, quando con il mio gruppo di amici dedicavamo le nostre vacanze estive a trascorrere il tempo con i sofferenti mentali che, dimenticati dalle proprie famiglie, riuscivano ad arricchire le nostre giornate con quella straordinaria passione che solo loro riescono a mettere nella vita di tutti i giorni. È proprio li che inconsapevolmente ho sposato il principio fondamentale dell’A.T. dell’essere ok e di considerare anche gli altri ok. Non è sempre stato così, perché l’ignoranza, la non conoscenza e la paura della diversità, possono portare le persone a porsi su livelli differenti; ma sentivo che la strada giusta non era quella e così ho scelto di considerare le persone, tutte le persone, dotate di grandi ricchezze e potenti punti di forza. Successivamente alla laurea, nel momento in cui ho dovuto scegliere il futuro professionale e una scuola di specializzazione che in qualche modo rispondesse alle mie esigenze, l’incontro con la scuola che ho frequentato, che basa la sua formazione principalmente sull’Analisi Transazionale, è stato per me come trovare l’ideale via tra le tante che avrei potuto percorrere. Oggi sono certa che quella scelta è stata il giusto proseguimento di un percorso che non si è ancora concluso. In questi anni di formazione, il mio bagaglio culturale, professionale e umano si è arricchito e ha assunto nuovi significati. Da 5 anni circa mi occupo di formazione, insegno psicologia della comunicazione, dello sviluppo e generale. È un lavoro molto gratificante e arricchente sotto diversi punti di vista. Oltre ad occuparmi di formazione, ho avuto e tutt’ora ho modo lavorare in strutture pubbliche e nel mio studio, per brevi consulenze psicologiche e percorsi di psicoterapia. Sono entrata a contatto con diversi tipi di problematiche e sofferenze: l’ansia, la depressione, la schizofrenia, sono solo alcuni esempi di come le persone manifestavano il proprio disagio. Nonostante le persone che ho incontrato nel mio cammino siano tutti soggetti diversi, con problematiche per certi versi opposte, ho colto un filo che li accomunava: la speranza e la paura di riuscire un giorno ad avere una felicità diversa, a vivere non avendo paura della vita stessa. Infatti in tutti loro è presente quella sensazione che si può uscire dalla propria sofferenza, nonostante fino a quel momento avessero condotto una vita in un certo senso a metà. Ma accanto a questa consapevolezza e speranza, nello sfondo è presente anche la paura di cosa  ci sia, una volta spostati alcuni tasselli della propria vita. C’è una resistenza a voler uscire dal proprio guscio di sofferenza. Ciò che in tutte queste esperienze mi lascia sempre senza fiato è la grande forza che queste persone, tutte queste persone, hanno imparato a sviluppare: l’aggrapparsi e lottare per una vita migliore . In questo percorso il mio compito è  sempre quello di accompagnarle verso ciò che loro cercano, attivando risorse solo momentaneamente sopite o non appieno sviluppate, usando le risorse e le mie conoscenze!   Mi è molto utile l’uso dell’ascolto attivo, l’essere empatica e considerare l’altro come l’unico soggetto fautore del proprio destino.