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Chi siamo

La Storia

Nell’isolato compreso tra via Pescheria e via Beccheria, sorge l’Antica Residenza dell’Angelo un tempo “Hostaria dell’Angelo” che ha ereditato il suo nome dal Convento dedicato a San Michele Arcangelo nella relativa piazza antistante che è posta al centro di Lucca nell’area dell’antico “foro”.

Le notizie più antiche dell' Hostaria dell’Angelo sino ad oggi rinvenute, ci narrano che alla data del 1° gennaio 1414 era Oste dell’”Angelo” Giuliano di Nicolao, il quale disponeva di sette letti ubicati nelle sei camere delle quali ci è pervenuta la disposizione in una pregevole e rara piantina cinquecentesca.

Il Ristorante era al piano terra e, nel sotterraneo, c’era la cantina che gli inventari del ‘700 ci descrivono ben fornita di capaci botti di vino rosso e bianco delle vicine colline.Sulla Corte dell’Angelo si affacciava lo Stallaggio per i cavalli e le diligenze dei clienti.

L' Hostaria dell’Angelo ha richiamato sempre, attraverso i secoli, un gran numero di mercanti italiani e stranieri venuti a Lucca per acquistare i drappi delle sue sete famose in tutta l’Europa.

Erano numerosi anche i commercianti ed i rivenditori del circondario, venuti per concludere affari nel mercato delle granaglie in Piazza San Michele, in quello delle erbe in Piazza XX Settembre, ed in quello del Pesce nella corte omonima.

Una garanzia per gli ospiti della “Locanda dell’Angelo” è stato per oltre tre secoli, il nome prestigioso della ricchissima famiglia dei Guinigi.

Ma a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale al tempo del fascio nel 1932 il Comune di Lucca inizia l'acquisto e l'esproprio dei fabbricati dell'isolato compreso tra via Roma, via Beccheria, via Pescheria, piazza XX Settembre, allo scopo di realizzare quella che si configura come una tipica operazione di sventramento, con consuete motivazioni di risanamento igenico, di ampliamento della rete stradale 'per aumentate correnti di traffico' ecc.

Praticamente con atto di forza contro i numerosi interventi della Sovrintendenza ai Monumenti si dette inizio allo sconsigliato 'piano di risanamento' radendo al suolo quasi completamente una delle più importanti 'insulae' della città, urbanisticamente parlando, e cioè quasi tutto il lato orientale della via Beccheria e l'intero fronte prospiciente la piazza XX Settembre e la piazza S.Giusto.

Nel 1952  si concluse l'esproprio, del rimanente tratto di via Beccheria ancora in piedi e delle case di Corte dell'Angelo dove si trovava l' Hostaria dell’Angelo .

A questa occupazione non fa seguito però il lavoro di risanamento che susciterà polemiche e contrasti.

Ma nel 1976 viene avviato il recupero a fini residenziali degli immobili di proprietà comunale situati tra via Roma e Corte dell'Angelo.

Infatti proprio in questo periodo comincia a diffondersi la 'moda' tutt'ora accettata, di scoprire la strutture antiche di pietra e di mattoni sotto le intonacature spesso secolari, dando l'aspetto attuale del palazzo.

Quindi sopravvissuta alla distruzione l' Hostaria dell’Angelo grazie ad un oculato ripristino effettuato a cura del Comune di Lucca e con gli attuali proprietari, i signori Cipolla, è tornata ad accogliere come un tempo gli amanti della sua cucina con il Ristorante denominato Antica Locanda dell'Angelo e recentememente ristrutturata ha riaperto anche la parte destinata ad uso alloggio denominata Antica Residenza dell'Angelo .