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Ad aprile il click day per il nuovo bando MISE per il Microcredito ed imprese, lavoratori autonomi

Ad aprile il click day per il nuovo bando MISE per il Microcredito ed imprese, lavoratori autonomi e professionisti. Le prime istruzioni per l’uso.

Avv. Maurizia Venezia*

Dal 5 marzo scorso con click day fissato per i primi di aprile è partito il bando del MISE che mette a disposizione 40 milioni di euro (30.000 milioni stanziati dal MISE e 10.000 milioni dal Movimento 5 stelle) per finanziare le attività di quanti non hanno le garanzie per ottenere un prestito bancario. Documentazione necessaria in questa prima fase: copia carta di identità e codice fiscale del richiedente, certificazione attribuzione partita IVA, certificato d’iscrizione CCIAA e certificato iscrizione ordine professionale, libro unico del lavoro, ultimi 3 bilanci o dichiarazione dei redditi.

I dati salienti del finanziamento sono: a) la mancanza di garanzie realistiche all’utente finale poiché il fondo del microcredito copre l’80% della somma finanziata; b) il rilascio della garanzia a titolo gratuito; c) la brevità dell’iter procedurale di concessione (6, 7 giorni al massimo).

Le somme sono dirette a sostenere l’avvio o lo sviluppo di una attività di lavoro autonomo o microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persona, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperativa.

I soggetti cui il bando è diretto sono dunque: a) lavoratori autonomi (commercialisti, avvocati, medici, notai, geometri, agronomi, consulenti del lavoro, psicologi, giornalisti, architetti, ingegneri, dentisti, consulenti aziendali, tributari, informatici, editoriali, web master, ecc); b) imprese individuali; c) società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperativa. Tutti con partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti, tranne che le società in cui i dipendenti possono arrivare fino a 10.

Cause d’esclusione: a) aver avuto nei tre esercizi precedenti un attivo patrimoniale superiore a euro trecentomila; b) aver realizzato nei tre esercizi precedenti ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore a duecentomila; c) in ogni caso non avere un indebitamento superiore a 100.000, 00 euro. Inoltre l’operatore del microcredito potrebbe richiedere che il soggetto da finanziare non sia iscritto negli elenchi dei cattivi pagatori.

Ammontare del finanziamento: non si potrà eccedere il limite di € 25.000, 00 per ciascun beneficiario ed il limite potrà essere aumentato di € 10.000, 00 se vi è stato pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse, vi è un documentato sviluppo del progetto finanziato. Vi è la possibilità di ottenere un nuovo finanziamento per un ammontare, sommato al debito residuo, non superiore a 25-35.000, 00 euro. La durata del finanziamento non può normalmente eccedere i 7 anni ed il tasso non può superare l’8, 47%.

Le attività finanziabili: a) Acquisto di beni o servizi strumentali all’attività svolta, compresi i canoni di leasing e le polizze assicurative; b) Retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori; c) Pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro della persona fisica beneficiaria del finanziamento (per queste attività il finanziamento potrà estendersi per 10 anni).

Al via dunque le prime manifestazioni di interesse.

*DViuris Law Firm – GEIE Eurolawyers – UBE – info@dviuris.com