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La personalita' narcisistica: "Istruzioni per l'uso"

Il carattere narcisistico è emblematizzato dal bisogno inappagabile di essere sempre considerato migliore.
Sottende questo tipo di struttura di personalità l’aspettativa idealistica che tutto debba avvenire come si desidera e si crede giusto secondo prospettive egocentrate.
Il rifiuto della frustrazione, la ricerca di conferma sempre e comunque, l’estrema vulnerabilità alle critiche, l’intima insicurezza e l’esterna arroganza e presunzione sono gli aspetti più evidenti del carattere di un narcistista.
La persona con questa struttura di personalità è marchiata in maniera onnipotente e irrealistica al controllo e al potere, in nome del quale si dissocia dai propri sentimenti di fragilità e dai bisogni più profondi del proprio essere, vissuti spesso come minaccia per le proprie finalità autoaffermatorie di successo e possesso. Questa tipologia di persone tende spesso a denigrare tutti gli altri nel tentativo di affermare la sua percepita superiorità ed è ostinato a negare, anzi a non vedere realmente, i propri limiti o errori.
Tutto questo fa del narcisista un amico, un familiare, un compagno e anche solo un convivente o un collega di certo non facile!
Come prima cosa è difficile stargli vicino sul piano umano, perché è difficilissimo comprenderlo ed entrarvi in contatto in maniera autentica in quanto il narcisista incarna un falso sé grandioso e illusorio ed è lontano egli stesso dalla conoscenza della sua vera natura, così come dalla consapevolezza dei propri reali bisogni.
Si aggiunga a ciò l’esperienza di impotenza alla quale puntualmente ed inevitabilmente espone le persone che gli vogliono bene. Non di rado infatti, a causa di questa basica non conoscenza di se stesso, il narcisista sceglie, senza saperlo, ciò che è male per sé, prende strade sbagliate, considerandole giuste, fa scelte inopportune, credendo di fare ciò che è utile a sé, e per questa grande illusorietà si trova a raccogliere frutti opposti a ciò che crede di avere seminato.
Intorno al nucleo dell’inconsapevolezza di sé e delle conseguenti scelte di vita e di relazioni sbagliate, si articola un coacervo di esperienze fallimentari che sviluppano nel narcisista un’immagine di sé impoverita, portatrice di senso di inferiorità e di vergogna, in contrasto con il modello ideale grandioso che sottende le sue motivazioni, e un’immagine della realtà negativa, troppo potente e minacciosa, che produce paura, avversione e invidia. Tutto questo spiega come mai spesso i narcisisti si trovano a fare i conti con profondi episodi depressivi, apparentemente in contrasto con la loro personalità.
La relazione disfunzionale con se stesso e con il mondo costruisce nella mente narcisistica una somma di conflitti (interni ed esterni), complessi (inferiorità e abbandono) ed emozioni dolorose (paura, rabbia, impotenza e vergogna), che lo spingono sempre più ad attività difensive ed a scelte compensatorie di carattere materialistico, estrovertito ed edonistico, come per esempio il consumo di alcolici, lo sviluppare dipendenze.
E’ una persona destinata a soffrire a causa sua, ma non ne è consapevole e per questo non è facile banalmente aiutarlo.
L’altra faccia della medaglia è che diventa difficile relazionarsi a lui/lei, in quanto questo spesso implica il doversi assoggettare al suo atteggiamento denigratorio (che non sempre è esplicito, spesso si esprime in maniera manipolativa e/o seduttiva), senza possibilità di uscita, ad una comunicazione squalificante e complementare, ovvero non paritaria, in cui il narcisista tende ad occupare sempre una posizione up, ovvero di superiorità rispetto all’altro, appunto.
E’ legittimo chiedersi a questo punto, se la vita tra le tante cose ci ha regalato un narcisista, come è possibile cercare di convivere al meglio con lui/lei.
Intanto è utile dire che è pressoché impossibile tentare di convincerlo che la sua modalità non è delle migliori: il narcisista non cambia atteggiamento facilmente, anzi. Ciò servirebbe solo a screditare l’interlocutore e ad aprire diatribe infinite.
Risulta sicuramente molto più facile cambiare quindi il proprio atteggiamento. Il narcisista può facilmente ignorare i sentimenti degli altri, apparire sfuggente ed egoista e desiderare solo di relazionarsi a chi riesca a ricordargli costantemente quanto sia perfetto e tutto questo facilmente ferisce o infastidisce il prossimo.
Se si ha consapevolezza di sé, se si hanno chiare le implicazioni/richieste di cui è densa una simile relazione, se si riesce a prendere le distanze dal livello emotivo, allora diventa pensabile una relazione auspicabilmente armoniosa.
E’ una scorciatoia spesso efficace inoltre quella di mantenere una relazione più superficiale che non penetri su aspetti personali, che non riguardi la valutazione o l’esibizione di competenze, che non sia competitiva, che non includa dinamiche collegate all’autoaffermazione…in parole povere con un narcisista parlate del più e del meno…e mettete in conto che anche in quel caso potreste essere giudicabili per non esservi espressi bene!

Dott.ssa Federica Letizia