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Stranieri: illegittimo il contributo per il permesso di soggiorno

E' contrario alle norme comunitarie il contributo da 80 a 200 euro richiesto agli stranieri per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno

Il Decreto Legislativo n. 286/1998 (Testo Unico dell'immigrazione) prevede il versamento di un contributo di importo variabile da 80 a 200 euro a carico degli stranieri che chiedono il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Orbene, la Corte di Giustizia UE ha ritenuto che tale norma è contraria alla direttiva 2003/109/CE, modificata dalla direttiva 2011/51/UE, in quanto il detto contributo può rappresentare un ostacolo alla possibilità per i cittadini dei paesi terzi di far valere i diritti conferiti loro dalla direttiva e non è proporzionato rispetto alle finalità della direttiva (Corte di Giustizia UE, sentenza del 2 settembre 2015, causa C-309/14).

E infatti, afferma la Corte, sebbene gli Stati membri siano legittimati a subordinare il rilascio dei permessi di soggiorno alla riscossione di contributi, questi non devono " avere né per scopo né per effetto di creare un ostacolo al conseguimento dello status di soggiornante di lungo periodo ".

A seguito di questa pronuncia, il TAR del Lazio, che aveva sollevato la questione, dovrà decidere se e in che misura annullare il decreto che ha fissato le attuali tariffe del contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno.