Costruzioni e Appalti Guardascione S.r.l.

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E' sicura l'abitazione in cui viviamo? Questa domanda viene solitamente posta all'indomani di un dramma che ha avuto come epilogo il crollo di un fabbricato.

Anche il CENSIS ha di fatto risposto a questo quesito con una indagine condotta nel 1999, in cui ha evidenziato un’alta percentuale di abitazioni in Italia a rischio statico e per le quali sarebbe necessario eseguire un controllo. Seguendo questo tema, in quel periodo era stato istituito il Fascicolo del Fabbricato , ossia una carta di identità che ripercorre la storia dell’edificio dall’origine ad oggi.

In questo documento vengono citate tutte le modifiche apportate nel tempo all’edificio, nonché le indicazioni , generali e particolari, di carattere impiantistico e statico.

Queste note , allegate ai progetti esecutivi, sono un valido ausilio alla verifica dello stato di degrado dell’immobile e alla valutazione di una adeguata manutenzione programmata.

A parte questo argomento, molto articolato e legato ad un fatto normativo, si possono tuttavia eseguire delle indagini conoscitive, circa lo stato di salute dello stabile.

Queste analisi sono più indicate per i fabbricati di vecchia fattura, in muratura o in cemento armato, e realizzati in determinati lassi di tempo.

Tra questi possiamo annoverare gli anni ' 60/'70 quando l’attività edilizia era più incentrata sulla crescente richiesta di alloggi o in periodi di Condoni durante i quali si costruiva selvaggiamente senza l’ausilio di adeguati controlli ed avvalendosi di maestranze di pochi scrupoli.

Per quanto concerne gli edifici realizzati di recente, dopo l’entrata in vigore delle normative antisismiche, la sensazione di insicurezza permane soprattutto dopo aver visto parte di questi stabili sbriciolarsi a causa di eventi tellurici.

Per questo argomento è necessario fare delle differenze .

Innanzitutto occorre considerare che la qualità, e di conseguenza, la sicurezza del fabbricato realizzato a perfetta regola d’arte, è un fattore legato in maniera inscindibile alla competenza e serietà del costruttore e professionista (progettista e direttore dei lavori), coinvolti nella fase di esecuzione dell’opera.

È quindi facile individuare, nella realtà quotidiana e nel passaparola, queste figure rispetto ad affaristi senza scrupoli.

Oltre a queste capacità individuali, bisogna sottolineare che la normativa del settore impone tutta una serie di controlli dei materiali costruttivi quali: acciaio e calcestruzzo (in stabilimento e in cantiere) e la verifica puntuale delle strutture, rispetto agli elaborati approvati dal Genio Civile.

Rimane comunque evidente la necessità di un costante monitoraggio dello stabile per l’individuazione di lesioni o fatti anomali che possono essere i primi sintomi di disastri annunciati.

Le verifiche non devono essere eseguite solo sulle parti visibili (strutture, tramezzature, pavimenti ect.) ma anche sugli impianti come per parti elettriche e condutture di gas.

Per l’esecuzione di questi controlli è ovviamente necessario avvalersi della consulenza di un professionista specializzato, come ad esempio uno strutturista per le opere in cemento armato, e dell’ausilio di tecniche e macchinari specifici.